L'esperienza Artistica di Monica Marcenaro non nasce in maniera casuale o seguendo metodi da autodidatta, ma trova origine in una solida formazione accademica. Questo il retroterra che l'ha spinta per anni a esercitarsi sui più classici temi del nudo e del paesaggio. Se il nudo, ridotto a linee essenziali e a suggestioni formali, costituisce quasi un filo rosso che riemerge a tratti nella sua produzione, è il paesaggio che con maggiore continuità è stato per Lei fonte di ispirazione. Ma proprio perché è un tema che non l'abbandona mai è nel paesaggio che si trovano le maggiori trasformazioni del suo linguaggio. Le prime raffigurazioni son un'esplosione di colori, grazie anche ai luminosi colori della riviera che Monica può vedere ogni giorno; ma su questa prima esperienza naturalistica innesta le ricerche successive, lasciando che la forma delle cose, all'inizio ben chiara e distinguibile, diventi un tratto sempre più essenziale e appena percettibile. Senza questi paesaggi sarebbe impossibile cogliere il senso delle sue più recenti composizioni in cui la ricerca cromatica e materica ha decisamente il sopravvento. in questo modo il mondo reale diviene appena un ricordo e un a suggestione emotiva affidata a rapide campiture vibranti, ottenute non più col solo pennello o affidandosi all'acquerello o a particolari gessetti, ma ricorrendo a veloci spatolature che evocano la realtà circostante piuttosto che descriverla. Anche il colore, inteso come percezione naturalistica, scompare, lasciando il posto a composizioni quasi monocromatiche, nelle quali tuttavia la luce gioca un ruolo fondamentale. Se i colori puri sono eliminati, prevale tuttavia il bianco spesso mescolato a una fine polvere d'oro che accende le superfici e le rende mutevoli e preziose, Le composizioni più recenti catturano la luce e la rimandano, vibrante e misteriosa, depurata da ogni sentimentalismo o da facili evocazioni. Ma in questo è la nuova percezione di un mondo trasfigurato nella visione personale e restituito a noi sotto la forma abbagliante di una trama suggestiva, in cui materia e colore si fondono in un ricordo quasi onirico della nostra stessa vita.
Dott.ssa Giuliana Algeri
Storica d'Arte
Monica Marcenaro’s experience as an artist was not acquired in a casual manner or by self-teaching, but is based on solid academic training. This background inspired her for many years to concentrate on the classic themes of Life drawing and Landscape. The human figure, reduced to essential markers, is a guideline which frequently recurs in her work, but Landscape remains her main source of inspiration.
Because Landscape is her main subject, it is the subject in which she has evolved the most. Her early work is an explosion of colour, thanks to the luminous colours of the Riviera, which Monica is able to see every day. But on this early naturalistic style she has grafted her subsequent research, enabling the forms, which were clear and distinguishable, to become more and more essential and hardly perceptible markers. Without these landscapes, it would be impossible to understand her more recent works, in which the study of colours and materials prevails.
The real world thus becomes only a memory and an evocative suggestion, entrusted to rapid, vibrant painting of the background, obtained no longer with only brushes, watercolours or particular pastels, but by means of rapid strokes of the spatula which evoke the surrounding reality rather than describing it. The colour, as well, meant as naturalistic perception, disappears, making way for almost monochromatic compositions in which light plays a fundamental role. Pure colours are eliminated but white prevails, often mixed with a fine golden dust which lights the surfaces, rendering them mutable and precious.
Her latest works capture light and reflect it back, vibrant and mysterious, purged of any sentimentalism or easy suggestions. In this lies a new perception of the world, transfigured in her personal vision, and returns to us in the dazzling form of suggestive weave in which matter and colour merge into an almost oneiric memory of our own life.